giovedì 6 gennaio 2011

Omeopatia: crederci o no?

Intanto Buon Anno a tutti!
Grazie allo spunto dell'amica Marina, eccomi a riproporre l'annosa questione sull'omeopatia.
Molti sono contrari. C'è chi scrive che nei prodotti omeopatici non c'è proprio nulla, e quindi "ciò che non contiene nulla, ha ben poco a che fare con la scienza, la salute o i medicinali" e che l'effetto placebo non esiste! Per altri dettagli in merito val a questo articolo.
Bè, io non la penso così. Non solo credo che l'effetto placebo esista, ma, allargando un po' la questione, sono arrivato alla conclusione che il medico abbia un preciso ruolo: indagare sul tipo di malattia, e al limite cercare di capirne la cause, per quello che le conoscenze mediche di oggi consentono. Il limite odierno del medico è legato alla cura: si ritiene infatti che le sue prescrizioni potranno curare, debellare la malattia, instaurando una sorte di fede in quel pezzetto di carta. Credo invece che la giusta cura può essere trovata solo attraverso uno studio interiore approfondito del paziente e sul significato che ha per lui la malattia. D'altronde il corpo è messaggero degli stati d'animo e le emozioni più intime, e le malattie ci avvertono che qualcosa non è più in equilibrio, dentro di noi prima di tutto.

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